lunedì 1 luglio 2013

Fuori dal tempo






4 Marzo (1943).

Osservi le sue movenze e parte in sottofondo. La voce di un giovane Dalla, il suono del violino e l'immagine di un passato in bianco e nero dal quale sembra venuta fuori. Perchè lei, ne sono certo, arriva proprio da lì. Ha l'aria di essere uscita da un film di Fellini, quelli degli anni Sessanta. Il suo modo di porsi è aldilà di ogni logica e concezione.
E' fuori dal tempo.
Porta una gonna che poche indosserebbero ma che abbinata ad un sorriso perfetto, candido e sincero, la rende un capolavoro. Quel sorriso non lo dimentichi facilmente. Può distruggerti il cuore e rimetterlo a posto in venti miseri secondi. Prima ti affossa, poi ti porta sulla luna. Il biglietto è di andata e ritorno, purtroppo, perchè lei è fatta così.  Mette allegria anche ad un cimitero.
Ha uno stereo che sembra un giradischi e al dito un anello rosso che pare un fiocco ma è in realtà uno zircone. Un diamante dal valore inestimabile.
Gli occhi di perla trasmettono dolcezza ed ispirano riflessioni lunghe mesi, magari anni. Sono certo di aver visto la sua sagoma su un palazzo di Madrid ma anche nella metro di Valencia. In realtà, ma questa è pura follia, mi sorge il dubbio che non l'avessi già sognata prima ancora di conoscerla.
Rientra tutto nella logica illogica di un rapporto mai definito che diviene infinito. Perchè con una così non finisci mai nè di stupirti nè di sentirti migliore. E' una di quelle che esistono, vivono, e per fortuna ti vogliono anche un bene immenso.
Quando sono giù di morale, faccio a cazzotti con la vita e non capisco più niente di ciò che mi gira intorno, corro da lei.

Indosso gli occhiali, macino chilometri, piango, rido, impazzisco,
ma poi le tendo la mano, lei mi tende la sua e usciamo insieme un po' fuori.
Fuori dal tempo. 

Frà


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