domenica 29 luglio 2012

MODALITA' OFF-LINE



Luce fioca su di me. 
Alle cinque del mattino non è mai facile per un uomo capire a fondo il senso della vita. Lo si può solo assaporare, lasciando che siano le suggestioni a parlare. E così un cd di Springsteen unito alla lingua d'asfalto che ti porta fino a casa riesce a fare miracoli. Nella testa mille pensieri e mille domande.

No, non siamo alle solite. Stavolta conosco la risposta per ognuna di esse.

In fondo, anche l'illusionista meno abile cerca di ingannare la platea facendole credere che dietro le sue azioni non si celi alcun trucco. In realtà, invece, lo sappiamo tutti che il trucco c'è ma non si vede.
Ecco, come un illusionista mi caracollo nell'impresa di nascondere il trucco. Un trucco che comunque esiste, anche se nessuno può notarlo.

Mi viene in mente anche la barra della chat di Facebook. Basta un clic per decidere se essere dentro o fuori dal mondo. Reperibile o non reperibile. Esistere o non esistere. Alla faccia di Shakspeare, precursore dell'ideologia. 

In due settimane ho provato ogni cosa. Dallo sperpero di denaro per cose inutili a lavorare di notte. Dalla "bella vita" a quella da cani. Dal leggere thriller a studiarne la scrittura. Quest'ultima a modo mio, ovvio. Non mi adeguo a schemi predefiniti, non è nella mia indole. 

In questi quindici giorni ho però provato anche a studiare trecentocinquanta pagine di arte in tre giorni e ad andare incontro a ramificazioni della stessa illusione. 
Ho dimenticato la lezione precedente. Che il trucco c'è sempre, anche se non si vede. Errore imperdonabile se non madornale in una vita che non concede seconde chances a nessuno. 

Con fermezza e altrettanta onestà credo che sia giunta l'ora di prendere il mouse ed eliminare quel pallino verde. Fare per la prima volta nella vita il passo più lungo della gamba ed uscire dal via vai di ipocrisia che si cela dietro ognuno di noi.

Perchè non c'è mai giustizia. perchè il buono in questo mondo non vince mai. Perchè semplicemente per alcuni il buono non esiste.
Per questi e pochi altri motivi Francio se ne va in "Modalità Off line".

Alla fine devo ammettere che ci siete riusciti, là fuori, a rinchiudermi qui dentro.  

FRANCIO

martedì 3 luglio 2012

Auguris...SIMO


Quando ero bambino mi chiedevo come si facesse ad essere buoni. Volevo diventarlo anche io, come lo erano diventate la maggior parte delle persone che mi circondavano. Alcune nel tragitto le ho perse, altre invece sono ancora qui a mostrarmi la strada.

Col passare degli anni qualche certezza è venuta meno. I dubbi hanno preso il sopravvento insieme all'ipotesi che essere buoni non serve a niente. Ogni volta che penso a me, vedo qualcosa che non va. Cerco di essere migliore, ma non potrei tentare nemmeno di farlo se non avessi al mio fianco persone che mi mostrano ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

Una di queste sei tu, Simo. Niente lagne, niente foto di quando eravamo piccoli, niente di commovente. Semplicemente un GRAZIE. Di tutto.

Come potrei descriverti per chi non ti conosce? 
Ti vedo un po' come il chitarrista che accompagna il cantante solista. Il chitarrista fa l'assolo, produce musica, emozione, adrenalina, Ma passa spesso inosservato. Gran parte del merito va al cantante, anche se è il chitarrista ad essersi fatto il sedere più di tutti. 

Oppure potrei paragonarti  al gregario nel ciclismo, che accompagna il velocista della squadra a fare la volata. Gli fa spazio, gli apre la strada. Gli rende facile il compito di tagliare il traguardo. 

Tu non passi inosservata, e aiuti chiunque a raggiungere l'obiettivo. 
Stasera, quando mi dicevi di scrivere qualcosa sui fuochi, avevo già in mente qualcosa per te. 
Dopo tutto loro vanno via, invece tu resti. Ed è questa l'unica cosa che conta.

Auguri di cuore amica mia. Ti voglio bene.

FRANCIO