martedì 13 dicembre 2011

MA che BEL Natale...

Oggi voglio parlarvi di Natale, del mio Natale.
Di questi tempi, nel giorno di Santa Lucia, respiro l'atmosfera e pregusto il sapore di quello che sarà tra meno di quindici giorni. Converrete con me sul fatto che la magia delle feste natalizie stia tutta nell'attesa. Nelle luci sui balconi, negli alberi illuminati e nella neve che cade giù dal cielo quando tutto fila liscio (anche se quest'anno fa ancora caldissimo...).
Per me Natale è sempre stata l'ocasione per stare in famiglia, con cugini e parenti che nel resto dell'anno vedo meno. Ecco, sono loro il mio Natale. Può mancare l'Albero, può mancare anche il Presepe, ma non loro.  Mentre scrivo mi vengono in mente tante cose. Quei pomeriggi interi trascorsi insieme a Gianmarco e Floriana davanti al computer inchiodati a giocare ad uno stupido videogame sul sale iodato, oppure con Stefania e Francesca a guardare film americani con nonna Olimpia che chiamava sempre quando la cena era pronta, ma noi no. Mai.
E ne vogliamo parlare di quella puzza di frittura, la sera della vigilia, che "doveva restare in cucina", altrimenti avrebbe invaso casa? La lotta tra nonna Grazia e le anguille sotto i nostri occhi increduli, le partite a scopa con nonno Antonio a mezzanotte meno dieci, quando tutti pensavano allo spumante... che bei ricordi. 
Poi il tempo è passato, ho cambiato casa. Le abitudini sono mutate e purtroppo ho perso qualcuno per strada.
E' "arrivato" il camino, che ci ha allietati nelle sere di tombola e Sinco, o di Cucù, gioco in cui favorivamo sistematicamente un Gianmarco ancora piccolo che non ci stava a perdere. Niente di assurdo però, perchè lo "zio" (così lo chiamo io...) ci rendeva la vita facile. In effetti non era complicato accontentarlo perchè i soldi del piatto non gli interessavano, voleva vincere soltanto, proprio come fa ora con la pallamano. E' sempre il solito. Così come Riccardo che quando viene a Benevento da Roma mi fa commuovere, e suo fratello Emanuele che con i suoi gesti mi fa capire ogni secondo quanto mi vuole bene.
Torno però al tredici dicembre, una data che segna lo spartiacque, almeno per me, tra il pre-natale e l'inizio ufficiale delle festività. Oggi è il compleanno di Mabel, praticamente una sorella, che si vede arrivare sul cellulare sempre lo stesso messaggio di auguri, ogni santissimo anno, alle nove del mattino. Che volete, la fantasia inizia a mancare pure a me....
Mi tocca aggiungere qualcosina qui, tutto accompagnato da una canzone che abbiamo sempre amato tanto. 

Resta quella degli stivali che temevo tanto e del film che sognavi di girare quando eravamo alle elementari. Quella che preferiva i Digimon ai Pokemon, i Manga a Topolino e Mila e Shiro a Sailor Moon.
Una delle poche che da sempre ama sognare senza fermarsi davanti a niente. 
                                                                                                                     Cari auguri da Francio