mercoledì 10 agosto 2016

L'ultima fermata

Le pareti del corridoio sembrano rifiutarsi di rimanere bianche. Tra le foto di un tempo che non c'è più spunta una frase le cui parole sono messe insieme da un collage di cartoncini colorati: "L'unica cosa che si possiede è l'amore che si dà". La firma è di Isabel Allende, ma tra gli inquilini sono pochi quelli che se ne curano. C'è chi ha vissuto nell'analfabetismo, chi la memoria la sta lentamente perdendo a causa della malattia, chi si sta spegnendo pian piano, lentamente, prima di lasciare a chi gli ha voluto bene il ricordo di una vita vissuta proprio seguendo alla lettera le parole impresse sul muro come un mantra.

Se la nostra vita fosse un lungo viaggio, le case di riposo sarebbero l'ultimo autogrill prima di giungere a destinazione. Un ultimo autogrill molto somigliante al primo. Un asilo per anziani, un luogo fuori dal tempo, dalle logiche della realtà circostante, dal rumore a volte insopportabile della quotidianità. Si sta lì a salutare pacatamente ciò che è stato aspettando quel che sarà. Una riflessione triste, angosciante, drammatica. Ma se nella vita hai dato tutto l'amore che avevi, in fondo, avrai il piacere di raggiungere il traguardo a braccia levate. Che non vuol dire solo aver lasciato in eredità il tuo ricordo, ma anche aver contribuito a riempire quell'infinito sgabuzzino in cui vengono custoditi i valori umani. Quelli che oggi, ahinoi, cerchiamo spesso tra i vivi senza fortuna.

(Santa Croce del Sannio, 9 Agosto 2016)