Domani saremo nel 2013. Detta così sembra una cosa normale, innocua e trasparente. Invece lasciatemi dire, per una volta, che è una gran figata.
Sono questi i casi in cui spopolano le condivisioni sui social di canzoni come "L'anno che verrà" pezzo immortale di Lucio Dalla (troppe volte chiamata "Caro amico ti scrivo..." dai profani), io invece punto l'accento sulla divisione che si crea inconsciamente nella popolazione poche ore prima dello scoccare della mezzanotte.
Da una parte ci sono quelli che tracciano il bilancio dell'anno precedente, dall'altra quelli che fanno previsioni sull'anno venturo. Ho deciso di schierarmi tra i secondi, e non me ne vogliano i primi.
Ho deciso di guardare avanti per il semplice fatto che mi piace farlo con ottimismo, non per altro. Allora la domanda è lecita: cosa mi aspetto dal 2013?
Beh, innanzitutto chiedo al nuovo anno la serenità della mia famiglia. Essenziale che ci sia, non aggiungo altro in merito.
Poi vorrei che tutti i dubbi che ho in testa si sciogliessero in un istante. Non sono tantissimi, per il momento, ma è importante che abbia le idee chiare.
Chiedo poi al 2013 un po' di fortuna in un paio di situazioni (e non parlo di soldi).
mmm... vediamo....Ecco! Come non chiedere la laurea? Sembra così lontana... ma vuoi vedere che non lo è?!
Chiedo la forza di essere sempre altruista, anche se le circostanze mi impongono il contrario. E chiedo alle persone che mi vogliono bene di accettare sempre quello che ho da offrire loro.
Chiedo l'ispirazione costante, in ogni istante della giornata, in modo da lavorare meglio.
Chiedo che i miei amici mi stiano sempre accanto.
Chiedo al 2013 più brillantezza del 2012...
Chiedo al 2013 la mia felicità.
P.S. Alla fine ho ceduto, l'ho condivisa anche io... è stato più forte di me. Se non altro lo dovevo allo stesso Lucio. Quello alle porte è il primo Capodanno in cui la sua voce risuonerà nelle case di tutta Italia senza che lui stesso possa ascoltarla. Ma sono certo, anzi certissimo, che l'eco giungerà fin lassù...
FRANCIO