Mi faccio spesso domande conoscendo già le dovute risposte. Credo infatti che una persona convinta non la misuri dalla faccia tosta, ma dal modo in cui parla al suo cuore. C'è chi sussurra, chi urla, o chi semplicemente lo ascolta senza dirgli neanche una parola.
Ascoltare il cuore.
Quante volte vi sarà stato suggerito? A me tantissime, anche da persone inappropriate. "Ascolta il tuo cuore - dicono - e vedrai che non te ne pentirai". Il problema è che il fosforo serve non poco in questa vita che sembra più affollata dei grandi magazzini nel periodo natalizio (a proposito, non inziate a respirarlo anche voi il clima dell'Avvento?).
In un posto come questo, in un corpo come questo e in una vita come questa ci si ritrova sempre a chiedersi se le scelte sono giuste o sbagliate. Se è lecito affidarsi al caso, oppure ponderarle per bene.
Ecco, il cuore aiuta molto in questi casi. Anzi, direi che è decisivo.
La settimana scorsa scrissi uno dei miei tanti articoli sul periodico che ormai da più di tre anni accompagna le mie giornate. Era l'intervista ad un calciatore che giocava nel Benevento e che ho amato alla follia. E' stato il mio primo idolo, il primo vero guerriero e punto di riferimento. Anzi, direi uno dei punti di partenza di un sogno che prima o poi si avvererà, con un pò di fortuna, di coraggio e di voglia che spero mi accompagnino lungo il cammino.
Un'intervista che scrissi con il cuore, come faccio più o meno spesso, più o meno... sempre. Adesso lui ha 42 anni, gioca ancora in categorie minori e - cosa ancora più incredibile - segna gol come se fosse un giovanotto. E' stato fantastico, poche ore fa, ritrovarmi in posta un messaggio privato in cui mi ha ringraziato per quanto scritto oltre che lodare l'articolo dicendo che lo ha fatto leggere a tutti i conoscenti e familiari.
Scrivere mi ha sempre dato soddisfazioni ma raramente riconoscimenti di questo tipo. Ecco perchè quando arrivano mi fanno rendere conto che valgono più di ogni altra cosa. E' come se tramutassero tutti i dubbi in mere nullità.
Mi fanno capire che in fondo il cuore, se vuoi, puoi gettarlo oltre l'ostacolo in breve tempo e che certe volte il fosforo serve a niente.
Sapete, ci sono circostanze in cui bisogna agire d'istinto. Momenti in cui c'è da mettere i sentimenti prima del resto delle cose e convincersi che la strada imboccata è quella giusta.
Solo così potremo sapere - alla fine di tutto - ciò che ci spetta. Insomma, solo così potremo sapere se avremo fatto qualsiasi cosa per portare in trionfo noi stessi.
E' necessario farlo. Perchè vivere di rimpianti, ne sono sempre stato convinto, non serve a un bel niente.
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