La mia Benevento è piena di magia. Una magia diversa da quella delle grandi capitali europee. Questa qui non svanisce al primo appuntamento che fissi, ma si protrae nel tempo. Benevento è piena di tutto, anche se c'è chi dice che è colma di niente. Non è vero che è una città vuota, forse il vuoto è nella testa di chi vorrebbe di più da un posto simile. Nel suo centro storico sono scritte leggende, nei suoi vicoli scorre il fiume del sapere. Benevento è cultura, ma anche ignoranza. Per questo è unica, Benevento.
Tra le sue mura, ai piedi del grande monumento dedicato all'imperatore Traiano, si scrivono pagine di vita quotidiana, cicatrici di esistenza che conserverai per sempre. Che tu voglia o no.
Quella volta, ad esempio, all'Arco eravamo in venticinque, forse meno. Forse più.
Non era raro che superassimo la ventina, assiepati su panchine che bollavamo come "nostre". Cosa fanno i ragazzini nelle sere d'autunno? Provate a fare la stessa domanda ad un sedicenne di oggi e ad uno di ieri. Le risposte non coincideranno. Noi perdevamo tempo, tra una parola e l'altra, tra una coca cola e un pò di patatine che talvolta avevamo voglia di comprare. Le panchine il nostro rifugio, il sabato il nostro giorno. La presenza della scuola e l'assenza di mezzi tutti nostri ci impedivano l'adunata nel mezzo della settimana.
Erano giorni pieni di fame e di sete. Eravamo sempre insieme ma non ci stancavamo mai. E una cosa particolare, che resterà sempre nella mia mente, è che non eravamo mai abbastanza consapevoli di chi avessimo davanti. C'era sempre qualcosa da scoprire nei nostri discorsi. Spacciarsi per fascisti e non sapere neanche chi fosse Mussolini, idem per il comunismo e Stalin. C'era molta ignoranza, ma la cosa rendeva tutto più entusiasmante.
Quando poi lasciavamo le panchine per dirigerci altrove era il finimondo. Tutte quelle persone in una pizzeria dove le metti? Figurarsi se ci veniva in mente di prenotare. Eravamo tipi estemporanei, noi. Programmare era mestiere altrui. E' per questo che avevamo sempre il raffreddore quando tornavamo a casa, e la domenica ci alzavamo col mal di gola. Dicevamo ai "nostri" di aver mangiato una pizza, quando invece era un'ipotesi che non prendevamo neanche in considerazione. Non esisteva facebook e poteva capitare di non sentirsi fino al sabato successivo. Ricordo che al momento del congedo, con musi lunghi ed occhi tristi, ci lasciavamo così: "Devo andare, ci sentiamo sul cell se riesco a farmi una ricarica". Ecco, se c'è qualcuno in "ascolto" può confermarlo: non avevamo mai soldi sul cellulare (sia lodato il creatore dell'infinity...che ci risolse tanti problemi).
Meno frequente ma più incisivo, invece, era il secco e malinconico "ci vediamo sabato alle otto, stesso posto stessa ora". Ore venti, alle panchine dell'Arco.Un appuntamento che non potevi mancare per nulla al mondo.
Ancora oggi ci torno spesso per inerzia e curiosità, ma non trovo più nessuno...
Non l'ho scritto nella presentazione, ma ne approfitto ora. Questo blog è per pochi. Racconterà della mia vita, dei miei ricordi e di tutto ciò che mi passerà per la mente. E' dedicato a chi mi seguiva assiduamente su quello precedente e soprattutto ai miei cari amici andati via da Benevento per ragioni legate allo studio o al lavoro. Spero di non annoiarvi troppo.
FRANCIO.
Adesso tutto come i vecchi tempi...non è cambiato niente,stesso posto,stessa ora,stessa gente..pagherei per ritornare spaparanzata su quella panchina proprio come 7 anni fa!!! Mi è mancato leggerti,riecco il ciuco all'azione..mi sento quasi a casa quando leggo i tuoi post! Ti voglio bene
RispondiEliminanon conosco personalmente il posto ma devo farti davvero i complimenti per la descrizione carica di sentimenti ed emozioni.
RispondiEliminaFrà mi rispecchio perfettamente nella tua descrizione. Nella mia infanzia non era presente un arco ma le panchine, la copiosa comitica, l'assoluta spensieratezza hanno animato le mie uscite adolescenziali. Mi hai fatto venire voglia di risentire i miei vecchi amici
RispondiEliminaBenevento...anche la mia città natale...
RispondiElimina..luogo dove vivo ancora e dove spero potranno crescere i miei figli.
I love BN <3