Monique non è una qualunque. Un metro e settanta di bellezza comune intervallata da occhi pensati apposta per lei. Dal suo volto non traspare alcuna beltà particolare e la sua pelle non emana il profumo delle fate.
Monique è strana. Cambia spesso umore.
E' forse anche questo il motivo per cui Pierre la adora. Già, l'amore supera ogni cosa, dicono. Sono sbalzi strani quelli di Monique. A volte non si cura in volto; non un pò di trucco, un lucidalabbra, un rossetto. Nemmeno un tocco di rimmel. Sono quei giorni in cui il cielo è terso e le nuvole minacciano di lacrimare.
E chissà perchè, ma c'è da dire che Monique sembri avere proprio il fiuto per la pioggia. Un tocco di cipria e spunta l'arcobaleno. Come nei migliori lungometraggi. Come nei migliori libri.
Quando si veste a festa, Monique non diviene una regina per nessuno, eccetto che per Pierre.
A dire il vero Pierre farebbe follie pur di morire insieme a lei. Invecchiare con lei e poi emettere l'ultimo sospiro mano nella mano è da sempre il suo macabro sogno.
Lui, avvocato di belle speranze, giovane come Di Caprio in Titanic, non aspetta altro che portarla all'altare.
Ma nella Francia di oggi anche sposarsi è divenuto compito arduo. E forse non è nemmeno la Francia di oggi il problema, ad esser sinceri.
Pierre fa un lavoro difficile, impegnativo, ma ben remunerato. I soldi non mancherebbero per tirar su famiglia. Ma il denaro non è tutto.
Monique ha un altro.
Uno che non la ama, che la soddisfa solo sessualmente. Pierre non ne sa niente, sospetta qualcosa, ma forse non gli importa nemmeno granchè.
Ciò che prova per Monique lo sente nel caffè alla mattina e nella camomilla che anticipa le notti di tempesta. Lo annusa nella primavera che arriva, in un disco anni '60 che amava ascoltare suo nonno.
Ha ancora i vinili, Pierre, e quando può sfida il passare del tempo dando una spinta decisa al giradischi.
E' felice, sempre felice. Inspiegabilmente felice.
Amare per lui è l'unica cosa che conta e veder ricambiato il sentimento è solo relativo.
Monique arriva al punto di stancarsi di troppo buonismo. Tutto ciò la fa sentire a disagio e così vuota il sacco e molla tutto. Molla Pierre, molla la monotonia e fugge via con l'amante. Senza dare spiegazioni, preferendo l'ebbrezza della fuga al sentimento.
Sembrano giorni duri, ma il povero Pierre canticchia per le strade di Montmartre "La vie en rose" di Edith Piaf. Niente sembra poterlo far fuori. Neanche un amore non corrisposto.
FRANCIO
Nella foto, lo splendido panorama del quartiere parigino di Montmartre
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